Viola è un bellissimo colore. Un colore paziente, che ci osserva e ci aspetta.
Aspetta che “cresciamo” un po’, e che diventiamo consapevoli del nostro desiderio di cambiamento. Perché a volte ne abbiamo un lontano sentore, ma ancora non lo percepiamo pienamente. Ma lui lo sa.
Aspetta che gettiamo uno sguardo al nostro passato, lo analizziamo, lo elaboriamo, aspetta che impariamo a guardarlo senza giudizio, che ci liberiamo dai sentimenti di fastidio o di collera riguardo ad esso, di insoddisfazione o di rimpianto.
Aspetta che impariamo a guardarlo da lontano, il passato, come osservatori distaccati.
Aspetta, osservando e osservandoci.
E mentre siamo in preda al nostro grande lavorio mentale, il viola inizia a fare il suo lavoro e a far arrivare a noi le sue vibrazioni. Inizia a mandare messaggi e a suggerire.
Viola è lo spiraglio del futuro nella crepa del passato
Se abbiamo voglia di metterci in ascolto possiamo iniziare ad accoglierli, i suoi messaggi, possiamo avvertire una sensazione di pace che ci accompagna a riappacificarci con noi stessi, proprio con il nostro passato, così da riuscire a lasciar andare quello che non ci corrisponde più, per vivere il presente con “presenza” e attenzione, con gratitudine. Aiuta ad alleggerire i pesi che ci tengono bloccati e che non ci permettono di andare avanti, e se siamo troppo legati alla nostra zona di confort, il colore viola ci permette di scuoterci e di “darci una mossa”.
Così stimolati cominciamo a muoverci, a guardarci intorno.
Possiamo iniziare ad accogliere un desiderio nuovo, di concentrazione, di introspezione, un desiderio di trovare tempo e modo per pensare, per meditare. Meditare per entrare in contatto con la nostra parte più vera e più autentica, per andare avanti e proseguire nella nostra evoluzione. Ampliare le nostre vedute per accogliere, per aprirci a tutte le possibilità della vita e per avere una maggiore percezione del senso della vita stessa.
Il viola ci sostiene quando desideriamo impegnarci verso obiettivi collettivi e, accompagnandoci nella nostra trasformazione, ci porta verso ideali più alti e più nobili, per realizzarli concretamente.
Il colore viola entrando in risonanza con la parte alta della nostra testa, sede del VII° Chakra, favorisce il contatto con la nostra parte spirituale, con il “cielo”, con la coscienza.
Se continuiamo ad ascoltare il colore viola ci accorgiamo anche di questa sua altra caratteristica, quella legata alla spiritualità, al contatto con essa.
Vivere la spiritualità è accettare tutte le parti di noi, a tutti i livelli, in luce e in ombra, per integrarle, è vedere le cose da un punto di vista diverso, più ampio, oltre i condizionamenti, le abitudini, le convinzioni.
Vivere la spiritualità è agire per migliorare le parti della nostra vita che non ci piacciono, senza scivolare nel lamento o colpevolizzare altri delle situazioni che stiamo vivendo.
Vivere la spiritualità è cogliere la bellezza, cogliere l’opportunità in ogni cosa. E’, semplicemente, vivere.
Spiritualità che ognuno è invitato a sperimentare con i suoi tempi, con i suoi modi, senza obblighi e costrizioni, e senza giudizio. Un passo alla volta, sulla nostra strada, che ci porterà a vivere pienamente con l’unicità che ci contraddistingue, i nostri talenti e i nostri doni. E a goderne.
Tornando un passo indietro, alle prime parole di questo mio scritto “Il viola è un colore paziente”, dove c’è pazienza c’è anche gentilezza, e c’è amore.
Gentilezza e amore verso noi stessi, perché l’amore verso gli altri è iniziare con l’amare noi stessi, con il rispettarci e con l’ascoltarci, con il capire cosa è giusto per noi, e per metterlo in atto.
E il colore viola può accompagnarci a capire, attraverso lo stato meditativo come poter superare blocchi, come poter uscire dalla zona di confort e affidarci al nuovo. Ci aiuta ad aprirci a tutte le meravigliose possibilità della vita.
Se è un cammino ancora lontano da noi, se non sappiamo come arrivarci, come percorrere questa strada, possiamo aiutarci con alcuni mezzi pratici, e con alcuni esercizi, ai quali ricorro “al bisogno”.
Allena la Gentilezza con i colori – Esercizio Viola
Un mezzo per allenare la nostra creatività e la nostra crescita spirituale risiede anche nelle tecniche di scrittura poetica che fanno parte del Metodo Caviardage®.
Troviamo un momento di calma per noi.
Scriviamo di getto nelle righe sottostanti, con un pennarello o una biro viola, senza preoccuparci della grammatica, della punteggiatura e della sintassi, tutto quello che ci viene in mente, suggerito dalle parole di avvio: IO SENTO, pensando a equilibrio, cambiamento, evoluzione, spiritualità.
Riempiamo tutto il foglio. Poi, senza rileggere quello che abbiamo scritto, facciamo scorrere lo sguardo sul foglio e sottolineiamo con una matita le parole dalle quali ci sentiamo “chiamate”, 10-15 al massimo.
Iniziamo ora a collegare tra di loro, nella nostra mente, le parole che sono emerse, come ad “imbastire” un abito su misura per noi. Una volta definite le linee guida della nostra frase poetica, se ne sentiamo il bisogno, trascriviamo le parole su un altro foglio per renderci conto se, insieme, formano una frase compiuta. Se ci mancano dei collegamenti tra le parole, articoli e congiunzioni, che non riusciamo a trovare nel testo originario, possiamo inserirli, scrivendoli fra parentesi per distinguerli dalle parole prese nel testo originario. Dedichiamoci a questo esercizio di composizione, muoviamo e rimuoviamo le parole, sino a che non avremo scritto una frase che sentiamo vera per noi in quel momento e non la sentiremo come definitiva.
Una frase che possa essere qualcosa a cui ispirarci, una frase che possa stimolarci e guidarci, che possa anche darci delle risposte a qualcosa che ci frullava nella mente. Il nostro mantra propositivo da rileggere ogni volta che ne sentiamo il bisogno, per evolverci e per proseguire nella strada del cambiamento.
Una frase che possiamo arricchire con immagini, con disegni, con il colore viola o con altri colori, per creare la nostra moodboard della spiritualità.
Teniamola in vista, vicino a noi perché possa sostenerci e stimolarci, e ricordarci che siamo esseri meravigliosi, destinati alla felicità, se lo vogliamo.
Manuela Imperiali
La bellezza è un balsamo per l’anima
L’anima si svela attraverso i colori
I colori esaltano la bellezza dell’anima
In una danza senza fine
Sono una multiventenne in perenne evoluzione, ipersensibile e un po’ introversa. Sono curiosa e mi piace conoscere e sperimentare. Mi piace pensare sempre a nuovi progetti, per crescere ed aiutare a crescere.
Inglobando competenze e interessi, studi e predisposizioni, dall’arte alla spiritualità, dalla creatività alle tecniche energetiche, ho trovato che la definizione Alchimista del ben-essere creativo, mi calzasse a pennello, perché estraggo ogni volta dal cilindro delle risorse quanto ritengo più opportuno al momento e alla persona, per accompagnarla, con discrezione, nella sua personale strada verso il benessere.
L’incontro con la cromoterapia emozionale è stato folgorante per me, e dall’approfondimento di questa pratica di riequilibrio dalle radici antichissime, è nata Emotional Color Experience, il percorso che ho creato per accompagnare le persone ad individuare i colori chiave per il benessere quotidiano, arricchita dell’eccezionale apporto che creatività, parole e vibrazioni a loro collegate, possono portare nelle più svariate situazioni.
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