Verde Monet

Di Giada Gilardoni

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“Sono costretto a continue trasformazioni, perché tutto cresce e rinverdisce. A forza di trasformazioni, io seguo la natura senza poterla afferrare, e poi questo fiume che scende, risale, un giorno verde, poi giallo, oggi pomeriggio asciutto e domani sarà un torrente».



Questo scriveva Claude Monet descrivendo la sua arte e il tentativo di immortalare la natura, in continua trasformazione.

Immersa nel Verde di Andorra inizio a scrivere.
Penso a questo colore che “per casualità” è lo stesso dei miei occhi, e del mio nome, il nome di una pietra, Giada.

Personalmente, il Verde nelle sue mille sfumature è da sempre stato casa e scuola.
Un colore dove trovare rifugio.

Fin da piccola amavo perdermi in campagna, dove qualsiasi cosa potesse turbarmi, veniva immediatamente messa a tacere dal verde circostante.
Dove incontravo pace dal vociferare della mente.
Dove potevo sentire l’abbraccio di Madre Terra sempre pronta ad accoglierti.
Dove ho imparato a conoscere e ad accettare la ciclicità delle stagioni, che si riflette nella continua trasformazione a cui siamo sottoposti, in ogni momento, internamente ed esternamente.

Verde è amore e abbondanza, uno dei colori di Venere, della Dea Madre.
Verde è linfa vitale che parla di rinnovamento e nutrimento.
Nell’antico Egitto, era simbolo di rigenerazione e rinascita.

Camminare nella natura credo mi abbia aiutata giorno dopo giorno a coltivare amor proprio. Lì le maggiori intuizioni. La comprensione che solo amandoci siamo in grado di amare.
Nel verde ho ritrovato speranza nei momenti bui.
Nel verde riesco a sentire il cuore sorridere.

Al chakra del cuore, il quarto chakra, è associata la vibrazione del colore verde, che simboleggia equilibrio e armonia. Amore, abbondanza e gratitudine.
Lavorare sull’apertura di questo chakra, ci permette di sviluppare empatia, compassione e amore incondizionato.
Come? Stando a contatto con la natura, perdendosi ad apprezzarne la sua bellezza, ne è un esempio.
“La parola sanscrita che definisce il chakra del cuore è “Anahata”, che significa “suono non colpito, non danneggiato.” Questa metafora poetica si riferisce alla capacità del cuore di creare una dolce melodia e di sentire una vera e propria risonanza, quando incontriamo delle persone che fanno nascere dentro di noi l’amore.
“Anahata” significa anche libertà di scelta, per indicare che siamo noi a scegliere di aprirci all’amore, di condividerlo, anziché rifiutarlo e negarlo.».


Socialmente il verde è conosciuto come simbolo di speranza e allo stesso tempo invidia.
Simbolo di benessere ed armonia.
Associato alla ricchezza e alla fortuna.
Simbolo di fertilità.

Per me oggi il verde è il suono del silenzio della terra.
È la melodia di cui non posso fare a meno.
E’ bisogno e voglia di fondermi con ciò che mi circonda.
Di perdermi e lì dentro ritrovarmi.
Di tornare alle origini.
Al nostro “io” più puro.

Forse proprio questa necessità di connessione profonda, mi portò a focalizzare il mio lavoro di truccatrice e bodypainter, nella tecnica del camouflage, che riproduce la sensazione di fusione col mondo. Una sensazione di appartenenza, che ci aiuta a realizzare che siamo un tutt’uno con ciò che ci circonda.

“Il luminoso, il forte, l’accogliente verde che ogni giorno recita il mantra della vita e dice bosco e prato e foglia e altre parole che noi non vogliamo più udire.
Solo i bambini e gli animali sanno ancora quanto è verde il verde.”


Fabrizio Caramagna