Aiuto i piccoli business a comprendere i meccanismi del web e dei social media, imparando gli strumenti più diffusi e funzionali per la propria specifica situazione, sia di business che personale.

E prima di tutto a conoscere e a dare personalità al proprio brand.

Mi rivolgo in particolare alle donne, che spesso per proprie (errate!) convinzioni limitanti non pensano di poter acquisire competenze digitali.

Sono una accanita fan della convidisione, della crescita condivisa, della sorellanza, della gentilezza.

Credo nei percorsi di formazione, perché la consulenza diretta, lo scambio e la personalizzazione sono un valore aggiunto importante per acquisire quella sicurezza necessaria per portare avanti le attività di marketing e comunicazione vitali per il proprio brand.

Crescere insieme e aiutare a trovare il proprio posto nel mondo. Vieni a trovarmi qui.

Nella mia seconda vita gestisco un’attività artigianale, il mio brand handmade Le Marine propone gonne reversibili coloratissime e accessori fatti a mano per donna e bambina.

Non finisce qui, la mia grande passione per la montagna mi ha portata a creare “Il cuore della montagna“, un blog e soprattutto un account Instagram dedicato a tutto quello che fa della montagna il luogo del cuore.

I MIEI ARTICOLI

  • Di Marina Galbiati *** Il colore del mese mi ha fatto pensare all’universo femminile, e a come noi donne utilizziamo, anche parlando della nostra attività, i social e il web. Che ci siano tantissime differenze tra uomini e donne non è certo una novità, ma quello che ho potuto verificare in modo diretto è quanto[...]

  • Di Marina Galbiati *** La parola di questo mese è “ascolto” e nella mia testa analitica e pragmatica, pensando al mondo digitale che rappresenta il mio mondo quotidiano, è venuto subito in mente l’ascolto della voce degli utenti sul nostro sito web. Perché è così importante ascoltare la voce dei visitatori del tuo sito? Il[...]

  • Di Marina Galbiati *** Il tema per l’articolo di questo mese mi è arrivato come una folgorazione dal luogo che ne è il protagonista, il deserto del Sahara. Ho visualizzato il paesaggio immenso, immobile, almeno finché non arriva una tempesta di vento, l’incedere dei cammelli, lento per non disperdere energie e liquidi in quell’ambiente ostile[...]