Il colore blu, colore del mese di marzo per Sognosoloacolori,  ha una storia ricca e affascinante nell’arte, con significati e usi che si sono evoluti nel corso dei secoli:

  • Antico Egitto: Gli egizi utilizzavano il blu per rappresentare il cielo, l’acqua e il fiume Nilo, simbolo di vita e fertilità.
  • Medioevo: Il blu oltremare era molto apprezzato e utilizzato per dipingere le vesti della Madonna e per creare sfondi celesti nelle opere religiose.
  • Rinascimento: Artisti come Raffaello e Tiziano utilizzavano il blu per creare profondità e luminosità nelle loro opere.
  • Barocco: Vermeer e Rubens sfruttarono magistralmente il blu per creare atmosfere drammatiche e ricche di dettagli.
  • Impressionismo: Gli impressionisti, come Monet e Renoir, esplorarono le sfumature del blu per catturare la luce e l’atmosfera dei paesaggi.
  • Arte moderna e contemporanea: Artisti come Picasso e Yves Klein hanno utilizzato il blu in modi innovativi, esplorando il suo potenziale espressivo e simbolico.

Vediamo insieme tre esempi importanti di utilizzo di questo colore nella storia.

Il blu egizio è un pigmento sintetico di colore blu intenso, considerato il primo pigmento artificiale della storia. La sua scoperta risale a circa 5000 anni fa, nell’Antico Egitto, e il suo utilizzo si diffuse rapidamente in tutto il bacino del Mediterraneo.

Il blu egizio è un silicato di calcio e rame e la sua produzione avveniva tramite la fusione di alcuni elementi, a temperature elevatissime. Il risultato era un materiale vetroso blu, che veniva poi macinato e utilizzato come pigmento resistente alla luce.

Caratteristiche e utilizzi:

  • Era utilizzato per decorare una vasta gamma di oggetti, tra cui:
    • Tombe e templi
    • Statue e rilievi
    • Amuleti e gioielli
    • Ceramiche e vetri
    • Dipinti murali e su papiro
  • Una delle caratteristiche più interessanti del blu egizio è la sua capacità di emettere luce infrarossa, una proprietà che è stata scoperta solo recentemente. Questa caratteristica ha permesso agli studiosi di individuare la presenza di blu egizio in opere d’arte anche quando il pigmento era ormai sbiadito.

Significato e simbolismo:

Nell’Antico Egitto, il blu era associato al cielo, all’acqua e al fiume Nilo, simboli di vita e fertilità.

Il blu egizio era quindi un colore con una forte valenza simbolica, utilizzato per rappresentare la divinità, la regalità e il potere.

Diffusione e declino:

  • Il blu egizio si diffuse rapidamente in tutto il bacino del Mediterraneo, grazie ai contatti commerciali e culturali tra l’Egitto e le altre civiltà antiche.
  • Il suo utilizzo raggiunse l’apice in epoca romana, per poi declinare gradualmente nel corso del Medioevo.

Nonostante il suo declino, il blu egizio è rimasto un pigmento importante nella storia dell’arte, testimonianza dell’abilità e dell’ingegno degli antichi egizi.

Giotto di Bondone, uno dei più grandi pittori del Trecento, ha utilizzato il colore blu in modo magistrale nei suoi affreschi, in particolare nella Cappella degli Scrovegni a Padova. Ecco alcuni dettagli sull’uso del blu da parte di Giotto:

  • Blu oltremare:
    • Giotto utilizzava principalmente il blu oltremare, un pigmento molto costoso ottenuto dal lapislazzuli.
    • La sua scelta di utilizzare questo pigmento pregiato testimonia l’importanza che Giotto attribuiva al colore blu e la sua volontà di creare opere di grande impatto visivo.
    • La profusione di blu oltremare nella Cappella degli Scrovegni, non solo nei manti dei personaggi ma anche negli sfondi delle scene e nella volta, era qualcosa di assolutamente innovativo per l’epoca.
  • Significato simbolico:
    • Il blu era un colore con una forte valenza simbolica nel Medioevo, associato alla divinità, alla spiritualità e alla nobiltà.
    • Giotto utilizzava il blu per enfatizzare l’importanza dei personaggi sacri e per creare un’atmosfera di solennità e trascendenza.
    • L’uso del blu per il cielo stellato della cappella degli Scrovegni, crea un effetto di profondità e di infinito.
  • Tecnica pittorica:
    • Giotto applicava il blu in strati sottili, ottenendo una straordinaria luminosità e profondità.
    • La sua abilità nel modulare le sfumature del blu gli permetteva di creare effetti di chiaroscuro e di dare volume alle figure.

Il blu negli affreschi di Giotto è un elemento fondamentale, sia dal punto di vista estetico che simbolico, che contribuisce a rendere le sue opere dei capolavori assoluti.

Yves Klein è indissolubilmente legato al colore blu, tanto da averlo reso il fulcro della sua ricerca artistica. Ecco alcuni punti chiave sul suo rapporto con questo colore:

  • International Klein Blue (IKB):
    • Klein brevettò una particolare tonalità di blu oltremare, conosciuta come International Klein Blue (IKB). Questo colore, ottenuto mescolando pigmento blu oltremare con una resina sintetica chiamata Rhodopas, si distingue per la sua intensità e luminosità.
    • L’artista considerava l’IKB come l’espressione più pura del blu, un colore capace di evocare l’infinito, lo spazio e l’immateriale.
  • Significato simbolico:
    • Per Klein, il blu rappresentava l’immateriale, l’assoluto, il vuoto e l’infinito. Era il colore del cielo e del mare, simboli di vastità e trascendenza.
    • L’artista utilizzava il blu per creare opere che invitassero lo spettatore a una contemplazione interiore, a un’esperienza sensoriale e spirituale.
  • Utilizzo nelle opere:
    • Klein utilizzò l’IKB in una vasta gamma di opere, tra cui dipinti monocromi, sculture, installazioni e performance.
    • Le sue opere monocrome blu, in particolare, sono diventate iconiche, rappresentando la sua ricerca dell’assoluto attraverso la purezza del colore.
    • Le “Antropometrie” di Klein sono performance in cui l’artista, usando modelle cosparse di IKB, imprimeva le tracce dei corpi su grandi tele.
  • La ricerca del vuoto:
    • Il blu era per Klein il colore del vuoto, un concetto centrale nella sua filosofia artistica.
    • L’artista cercava di creare opere che liberassero lo spettatore dalla materialità del mondo, conducendolo verso una dimensione spirituale.
  • Influenza:
    • L’opera di Klein ha avuto una profonda influenza sull’arte contemporanea, in particolare sull’arte concettuale e sulla performance art.
    • Il suo uso innovativo del colore blu ha aperto nuove strade all’esplorazione delle potenzialità espressive del colore.

Per concludere, Yves Klein ha elevato il colore blu a simbolo di una dimensione trascendente, creando opere che invitano alla contemplazione e alla riflessione sull’infinito.

Manuela Imperiali
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Manuela Imperiali

Sono SpiritualCoach®, Emotional Colors Mentor, Formatrice Metodologia Caviardage® e Evolutionmandala®, Facilitatrice tecniche energetiche Love Healing® e Access Bars®, ma soprattutto sono una multiventenne  in perenne evoluzione.

Sono convinta che tutti abbiamo dentro di noi le chiavi del nostro benessere e del nostro equilibrio, per questo accompagno donne sensibili e in evoluzione nei loro percorsi di crescita personale e spirituale, attraverso consulenze personalizzate, nelle quali mixo, a seconda delle esigenze e delle situazioni, Test dei colori in chiave olistica, scrittura poetica, tecniche energetiche tra le quali la lettura dell’ombra e le walking coaching, con attività diverse di creatività.

Il mio motto? Trova gli strumenti che ti risuonano, per esaltare la tua unicità e far brillare la tua Luce!

Il mio colore? ORO
Perchè? L’oro riempie, equilibra, sostiene e aiuta ad esternare la nostra luce.