Di Simona Calavetta

***

Il nostro mondo interiore si nutre di relazioni, paesaggi e immaginari.

I colori fanno parte di tutto questo, perciò le nostre preferenze cromatiche sono condizionate dalle persone a noi care, dai luoghi che amiamo, da ciò che ci appassiona sulla carta o sullo schermo.

Ma tendere verso alcune sfumature risponde anche a un bisogno emotivo. Nel suo “periodo blu”, per esempio, Picasso esprimeva la propria disperazione; perché il blu, pur così affascinante, è legato alla tristezza.

Chiunque può attraversare momenti in cui ha bisogno di un colore o di una precisa combinazione di tinte. Da bambina amavo il rosa e il giallo; dopo i vent’anni, il bianco e i colori naturali; poi i toni scuri come nero e bordeaux.

Ma l’amore più duraturo è stato quello per il blu, che mi ha accompagnata durante la preadolescenza, l’adolescenza e oltre. Dal navy al denim, dal carta da zucchero all’oltremare, mi piaceva tutto ciò che aveva le sfumature della notte e del mare.

Ognuna di queste scelte di colori era istintiva e funzionale all’età che vivevo; il blu – l’ho capito anni dopo – mi ha abbracciata in quella che, per definizione, è la più difficile.

Dopo il liceo, ho studiato illustrazione e teoria del colore e sono rimasta affascinata dal blu anche intellettualmente.

Ho scoperto, tra l’altro, che è un colore con una dimensione spaziale, perché ha un intrinseco movimento centripeto e sembra allontanarsi da chi lo osserva. Che sia di una tonalità chiara e alta come il cielo, o scura e profonda come l’oceano, manifesta una distanza (forse quella che cercavo in adolescenza?).

In più, al blu è associato il concetto di verticalità, come se un asse blu unisse gli abissi marini all’atmosfera più rarefatta, e proseguisse verso altri abissi, quelli infiniti dello spazio. A proposito di spazio: il nostro pianeta, visto da lassù, è blu.

Perciò, se contempliamo le diverse sfumature di questo colore, possiamo trovarvi tanto la fragile leggerezza di una farfallina azzurra, quanto le riflessioni (magari un po’ malinconiche, si parla pur sempre di blu) che scaturiscono nel sentirsi piccoli, rispetto all’universo.

Tre sole lettere, B – L – U, coprono la distanza dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande. Vale la pena concedersi, se non un intero periodo, almeno un momento di blu.

– Allena la Gentilezza con i colori –

Simbologia e significato del Blu

– Il blu – in particolare il ciano – è un colore primario.

– È opposto e complementare all’arancione.

– È alla base dei colori freddi, che sono tanto più freddi quanto più blu contengono.

– Trasmette calma, competenza e autorevolezza.

– È associato a V Chakra, quello della Gola, preposto alla comunicazione.

– Chi ama il blu è spesso molto sensibile, sente il bisogno di tranquillità e di una routine rassicurante.

– Chi rifiuta il blu, in genere, esprime insoddisfazione e desiderio di fuga.

Curiosità

– È il colore più amato dalla maggior parte delle persone in tutto il mondo.

– Nell’antichità è stato l’ultimo, tra i colori, ad avere un nome proprio.

– È uno dei colori delle spose, che devono indossare “qualcosa di blu”, come il mantello della Vergine Maria.

– In cromoterapia, si usa per rasserenare, rallentare il battito cardiaco accelerato e conciliare il riposo.

Marina Galbiati

Sono nata a Roma da madre sarda e padre siciliano, nello stesso anno in cui è stata fondata la Apple e i Queen lanciavano “Somebody to Love”. Ho tante passioni: la musica classica, la natura, il cinema, la storia, i romanzi di Jane Austen. Sono una consulente colore e sono stata una sceneggiatrice di fumetti anche se ho iniziato come illustratrice specializzata in acquerello. Proprio studiando illustrazione, nella seconda metà degli anni ’90, mi sono appassionata alla teoria e psicologia del colore e all’armocromia. Ancora oggi vado matta per tutto ciò che approfondisca come le diverse sfumature possano fare la differenza sulla nostra immagine e sulle nostre emozioni. Non a caso mi sono formata nell’innovativo metodo RAH Colours, che individua per ciascuno le sfumature che suscitano benessere, perché l’inconscio le collega a ricordi felici. Sono materie che non smetto di approfondire, per consigliare anche a te le tonalità che ti fanno apparire più radiosa e sentire più felice.

simonacalavetta.blogspot.com